E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa (Mc 6, 8)
[…] Un giorno, in cui in questa chiesa si leggeva il brano del Vangelo relativo al mandato affidato agli apostoli di predicare, il santo, che era presente e ne aveva intuito solo il senso generale, dopo la messa pregò il sacerdote di spiegargli il passo. Il sacerdote glielo commentò punto per punto e Francesco, udendo che i discepoli di Cristo non devono possedere né oro, né argento, né denaro, né portare bisaccia, né pane, né bastone per via, né avere calzari, né due tonache, ma soltanto predicare il regno di Dio e la penitenza, subito esultante di divino fervore, esclamò: «Questo voglio, questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore!». (Vita prima IX, 22; FF 356)
Non possedere nulla significa essere liberi di affidarsi completamente a Dio, il quale conosce le necessità degli uomini e provvede ad esse in sovrabbondanza, quando questi non si ostinano a restare aggrappati all’illusione che accumulando ricchezze e poteri potranno salvarsi dall’infelicità e dalla morte con le loro forze. I beni sono dono di Dio e poterne godere riconduce chi è libero dall’ossessione del possesso e dell’attaccamento alla loro fonte che è l’amore infinito e l’amorevole cura del Padre. Vivere costantemente circondati da questi doni, in primo luogo la vita e la bellezza della natura, senza divenirne schiavi è la via per ricongiungersi a Dio e trovare così la felicità e la vita eterna e predicare con l’esempio più che con le parole.
Buona Domenica!